Sembra che, non possano esserci alternative o scansi di equivoci in merito alle novità che i lavoratori forestali attendevano dal nuovo governo. L’Assessore Bandiera ieri nell’incontro a Vizzini, dove erano presenti anche dei forestali,ha parlato oltre alla questione dell’agricoltura sul territorio catanese e siciliano, anche sulla questione dei lavoratori forestali. Dall’intervista fatta e, riportata da dal sito di ForestaliNews – https://www.forestalinews.it/lassessore-regionale-edy-bandiera-vizzini-ltema-dei-forestali/– l’assessore Bandiera ha praticamente dettato la guide del governo Musumeci sulla questione calda della precarietà dei lavoratori, e cioè niente di quello che tutti volevano sentirsi dire ! Le parole chiare portano a tagliare definitivamente la stabilizzazione, quindi al massimo si può arrivare ad un aumento di giornate, sempre in base a tante situazioni, da prendere con le dovute cautele e molle. «Chiaramente – dice l’assessore – siamo dinanzi una paura immensa che negli anni si è assottigliata per i pensionamenti, ma oggi parliamo di circa 22 mila unita quindi la cautela è d’obbligo nel parlare di stabilizzazione e quant’altro, ma certamente è una categoria che si sta particolarmente a cuore e che negli anni di questo governo Musumeci dovrà fare passi avanti perché c’è bisogno di fare altro».
Linee dettate dunque da un governo che tra le varie problematiche di acqua e rifiuti , aggiunge quella dei forestali nonostante le aspettative erano diverse, a dello stesso assessore che anch’egli aveva dato precedentemente speranze ai lavoratori e cioè – «vi assicuro che sono dalla parte di chi, come voi, desidera lavorare stabilmente, e legittimamente si attende di vedere puntualmente retribuito il proprio impegno lavorativo. Seppur nelle difficoltà che i tempi ci sottopongono, insieme troveremo la strada, per migliorare le cose. È ciò che tutti desideriamo ed è ciò per il quale, insieme, ci stiamo già impegnando»– Nello stesso tempo dallo stesso governatore Musumeci, le parole erano più chiare e decise in campagna elettorale, visto che gli intenti non potevano dare interpretazioni diverse o diatribe in merito, “con lavoratori che non avevano un minuto di riposo per la gran mole di lavoro che dovevano espletare…”!
Certamente dall’intervista fatta, il dire di Edy Bandiera era una poesia che i lavoratori conoscono bene, così come le potenzialità che gli stessi anno se un qualche giorno possano essere impiegati fuori dal demanio forestale. La rabbia può essere smaltita dai lavoratori solo con un aumento di giornate, quindi formare due soli contingenti e cioè di OTI e 151, con un miglior aiuto e maggiore sostentamento per la precarietà che vive da 40 anni. Inutile dare illusioni (dai sindacati) o farsene (operai) a ciò che è stato detto, a meno che la forza bracciantile voglia immettere uno scatto d’orgoglio (che purtroppo si vede solo in televisione e, con pochi operai di altre categorie), e questo certamente, visto la classe politica che vive da tanti anni all’interno del palazzo dell’ARS, non sé l’aspetta proprio, perché il pastore conosce bene le sue pecore….
Promesse non mantenute ad oggi, e visti i tempi e i modi in cui si cambiano le carte in tavola e si muove il governo regionale, la situazione di rivedere la stessa spiaggia e stesso mare è altamente probabile quindi, facile rivedere scioperi,lavoro e stipendi a singhiozzo come gli altri anni, e questo da Musumeci i lavoratori non se l’aspettavano !
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