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Alta Murgia: collaborazione tra forze istituzionali e volontariato per prevenire gli incendi boschivi

Il Parco nazionale dell’Alta Murgia rafforza la lotta agli incendi boschivi con misure di prevenzione e collaborazioni con volontariato e aziende.

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si prepara alla campagna antincendio boschivo dell’estate, che inizierà a metà giugno. L’Ente Parco ha riunito i vari attori coinvolti nel contrasto del fuoco, tra cui l’Ufficio Foreste della Regione Puglia, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e l’Esercito Italiano, che ha confermato la presenza sul territorio con attività di pattugliamento. Anche le associazioni di volontariato e le aziende agro-zootecniche parteciperanno alla campagna antincendio boschivo attraverso la convenzione con l’Ente Parco per attività di monitoraggio e approvvigionamento idrico. Il territorio dell’Alta Murgia ha trenta punti di avvistamento incendi, di cui ventidue con anche la fornitura di acqua. L’ARIF ha avviato la creazione di fasce tagliafuoco già a febbraio e terminerà per legge entro il 30 maggio. L’obiettivo è rafforzare le misure di prevenzione incendi, allargando la rete di sentinelle a tutela delle aree naturalistiche. La Protezione Civile ha candidato il Parco dell’Alta Murgia per far parte del progetto Gemellaggio AIB, che prevede una sinergia con associazioni nazionali, potenziando il pattugliamento nell’area di Castel del Monte.

Nonostante la siccità e il clima torrido dell’estate scorsa, gli incendi sono diminuiti del 57% rispetto all’anno precedente, con soli 23 incendi nell’estate 2022 a fronte dei 53 della precedente. I territori di Andria e Minervino sono stati tra i più colpiti, rispettivamente con 9 e 3 incendi. La superficie boscata percorsa dal fuoco è stata ridotta del 67%, mentre l’area pascolo bruciata è aumentata del 23%. Nel 2022, ci sono state 42 sanzioni per la mancata esecuzione di fasce di sicurezza, pari a oltre 40mila euro. Il presidente del Parco dell’Alta Murgia, Francesco Tarantini, ha sottolineato come la strategia di prevenzione incendi si sia migliorata negli ultimi anni grazie al lavoro di squadra che coinvolge agricoltori e associazioni di volontariato, che a loro volta affiancano gli uomini dell’ARIF, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e della Protezione Civile. Tarantini ha infine concluso affermando che gli occhi saranno puntati soprattutto sul bosco di Castel del Monte, colpito da sei episodi d’incendio la scorsa estate.

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Written by forestalinews

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