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Esenzione ticket per patologia

Quando si è affetti da determinate patologie si può beneficiare di visite mediche e prestazioni sanitarie gratuite: casi di esenzione del ticket, codici e procedura.

Soffri di una patologia per la quale il medico ti ha detto che puoi usufruire dell’esenzione del ticket. Come fare? Quali sono le prestazioni sanitarie che vi rientrano? Ci sono altri casi in cui non si paga il ticket? La Costituzione italiana riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale dell’individuo e di tutta la collettività. Questo diritto è strettamente collegato a quello all’assistenza sanitaria: infatti, la riforma del 1978, grazie alla quale è stato istituito il Servizio sanitario nazionale (Ssn), ha previsto l’obbligo dello Stato di assicurare le prestazioni sanitarie e farmaceutiche a tutta la popolazione.

Va precisato che la Costituzione [1] garantisce la gratuità del servizio sanitario per gli indigenti. Invece, per gli altri soggetti non rientranti nella categoria, è prevista una forma di compartecipazione dell’utente con lo Stato, il ticket sanitario, per la copertura delle spese relative alle prestazioni sanitarie erogate dal Ssn.

Tuttavia, oltre agli indigenti, esistono altre categorie di assistiti per i quali il nostro ordinamento prevede la possibilità di effettuare determinati esami diagnostici e visite mediche in modo del tutto gratuito. Nello specifico è prevista l’esenzione ticket per patologia, per reddito, per età, per invalidità ma anche in casi particolari come gravidanza, diagnosi precoce di tumori e accertamenti per Hiv.

Cos’è il ticket e quando si paga

Il ticket è una tassa mediante la quale i cittadini contribuiscono ai costi della sanità pubblica, ciascuno in relazione alle prestazioni di cui usufruisce.

Più precisamente il ticket si paga per:

  • le visite mediche specialistiche e per gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio;
  • le prestazioni di pronto soccorso che non presentano carattere di emergenza o urgenza (codice bianco) o che non sono seguite da ricovero;
  • le cure termali.

Quali sono le prestazioni sanitarie gratuite

Sono invece, prestazioni sanitarie gratuite:

  • gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio incluse nei programmi per la diagnosi precoce o per la prevenzione collettiva, se promossi – o autorizzati – dalla Regione (come ad esempio la mammografia o il PAP test per la prevenzione dei tumori femminili);
  • gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio necessari per la tutela della salute collettiva (è questo il caso delle visite mediche e degli esami correlati ai quali si sottopongono coloro che sono stati a contatto con una persona affetta da malattia infettiva e contagiosa);
  • le prestazioni pediatriche e di medicina generale (in altre parole le prestazioni erogate dai pediatri e dai medici di base);
  • i trattamenti erogati durante il ricovero ospedaliero.

Inoltre, non si paga il ticket sanitario per:

  • gli alimenti destinati a categorie particolari (come ad esempio per gli alimenti senza glutine per i celiaci);
  • i dispositivi medici per diabetici;
  • le prestazioni erogate per la tutela della maternità;
  • le analisi per prevenzione della diffusione dell’infezione da Hiv;
  • le donazioni del sangue, organi e tessuti;
  • le vaccinazioni obbligatorie.

In cosa consiste l’esenzione ticket per patologia

L’esenzione ticket per patologia consente di usufruire gratuitamente delle prestazioni mediche e sanitarie necessarie per il controllo di una malattia. In tal caso, i relativi costi gravano totalmente sullo Stato. Tuttavia, il pacchetto di prestazioni cambia in base alla malattia ed alle necessità del soggetto.

Nello specifico, è stata prevista l’esenzione del ticket per le malattie:

  • rare, cioè quelle delle quali soffre al massimo lo 0,05% della popolazione; in parole più semplici 1 persona ogni 2.000. Nella categoria rientrano circa 8.000 malattie. Il ministero della Salute ha compilato una banca dati delle patologie rare per le quali è stata prevista l’esenzione del ticket [2];
  • croniche, ovvero quelle malattie che peggiorano in modo lento e continuo ed i cui sintomi non si risolvono nel tempo. Si pensi ad esempio all’ipertensione, al diabete mellito o a quella patologia che colpisce la tiroide denominata “tiroidite di Haskimoto”.

In questo caso, le esenzioni riguardano tutte le prestazioni sanitarie necessarie per diagnosticare la malattia, monitorare i cambiamenti e le varie prestazioni di prevenzione.

L’elenco delle malattie croniche, i codici di esenzione e le relative prestazioni gratuite sono contenuti in un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2017 [3];

  • obesità. Nella categoria rientrano le persone che hanno una massa corporea Bmi superiore a 40 e che soffrono di “obesità morbigena”. In realtà quest’ultima non è una vera e propria patologia ma può portare ad altre malattie connesse e perciò dà diritto all’esenzione del ticket.

Come ricercare le malattie esenti e i relativi codici

Le patologie che danno diritto all’esenzione del ticket sono elencate in diversi decreti ministeriali [4].

Per conoscerle, bisogna collegarsi al sito del ministero della Salute ed accedere alla sezione “Elenco malattie”. Digitando il nome della patologia, si ottiene il codice di esenzione. Ritornando alla pagina iniziale nell’ “Elenco prestazioni” e inserendo il codice, è possibile vedere tutte le prestazioni che rientrano nell’esenzione del ticket.

Qual è la procedura per l’esenzione del ticket per patologia

La procedura per l’esenzione del ticket per patologia si articola in più passaggi.

Se si sospetta di essere affetti da una determinata malattia, bisognerà innanzitutto recarsi dal proprio medico di base, il quale prescriverà gli esami diagnostici e la visita specialistica necessaria per il caso specifico. Ad esempio, per problemi alla tiroide, si dovrà andare a visita dall’endocrinologo o nell’ipotesi di pressione alta, che lascia presupporre un’ipertensione, ci si dovrà sottoporre ad una visita cardiologica.

Va precisato che per ottenere l’esenzione del ticket occorrerà effettuare le analisi e le visite prescritte esclusivamente presso una struttura pubblica. Sono valide anche le cartelle cliniche rilasciate da strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, mentre non sono validi gli attestati e le ricevute rilasciati da medici di strutture private.

Se alla luce degli esami eseguiti (come le analisi del sangue, l’ecografia della tiroide, il monitoraggio della pressione arteriosa, ecc.), e della visita effettuata, lo specialista riscontrerà la patologia, rilascerà un’apposita certificazione o attestato di esenzione ticket.

Occorrerà poi, recarsi presso l’Azienda sanitaria locale (Asl) di riferimento, con la seguente documentazione:

  • una fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
  • il codice fiscale.

A questo punto, l’Asl rilascerà un tesserino di esenzione, che andrà portato dal proprio medico curante, il quale registrerà l’esenzione nel suo database. Pertanto, da quel momento in poi, ogni volta che prescriverà un esame connesso con la malattia per la quale è stata riconosciuta l’esenzione del ticket, quest’ultima apparirà automaticamente sulla ricetta.

Quali sono gli altri casi di esenzione del ticket

Vi sono altri casi in cui le visite mediche e le prestazioni sanitarie sono a totale carico dello Stato e non gravano sui cittadini.

Vediamo insieme quali sono.

Reddito ed età

E’ possibile beneficiare dell’esenzione del ticket se si versa in determinate condizioni sociali o se si ha un reddito molto basso. Ad alcuni soggetti l’esenzione viene riconosciuta mettendo in relazione il reddito con l’età.

Pertanto, non sono tenuti al pagamento delle visite mediche e delle prestazioni sanitarie:

  • i cittadini di età compresa tra i 6 e i 65 anni, i quali fanno parte di un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro (codice di esenzione E01). Per tale tipo di esenzione non c’è bisogno di recarsi all’Asl. Infatti, ogni anno l’Agenzia delle Entrate invia ai medici di famiglia l’elenco degli assistiti che rientrano per età e per reddito in questa fascia. Il medico quindi, conserva l’esenzione nel proprio database;
  • i disoccupati, i familiari a carico nonché quei soggetti che hanno un reddito del nucleo familiare che non supera i 8.263,31 euro annui. Il reddito è elevato a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico. Inoltre, al conteggio vanno aggiunti 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice di esenzione E02);
  • coloro che percepiscono una pensione o un assegno sociale e hanno familiari a carico (codice di esenzione E03);
  • i titolari di pensione minima, che hanno un’età superiore ai 60 anni, con familiari a carico (codice di esenzione E04). Va precisato che per chiedere l’esenzione del pagamento del ticket tali soggetti devono rientrare nei limiti di reddito annuo già sopra indicati. Inoltre, l’attestazione del nucleo familiare, inteso in senso fiscale e non anagrafico, va dimostrata con appositi documenti fiscali. Per quanto riguarda i familiari a carico per tali devono intendersi i figli o i parenti i quali hanno un reddito annuo non superiore a 2.840 euro.

Da quando nel sistema sanitario italiano è entrata in vigore la ricetta elettronica, il codice di esenzione risulta direttamente nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps e, quindi, sarà presente automaticamente sulla prescrizione del medico.

Invalidità

Anche gli invalidi hanno diritto all’esenzione del ticket. In alcuni casi possono usufruire gratuitamente di tutte le visite mediche e di tutte le prestazioni sanitarie. In altri casi invece, possono beneficiare dell’esenzione solo in relazione alle prestazioni che riguardano la patologia che ha causato l’invalidità.

codici di esenzione per invalidità sono:

  • G01 e G02, per gli invalidi di guerra;
  • L01, L02, L03 e L04, per gli invalidi per lavoro;
  • S01, S02 e S03, per gli invalidi di servizio;
  • C01, C02, C03, C04, C05 e C06 per gli invalidi civili;
  • V01 per gli invalidi vittime del dovere o di atti di terrorismo.

Gli invalidi a cui si riferiscono i codici G01, L01, L02, S01, S02, C01, C02, C03, C04, C05, C06 e V01 beneficiano dell’esenzione del ticket per tutte le patologie. Viceversa, quelli i cui codici di esenzione sono G02, L03, L04 e S03 fruiscono dell’esenzione solo per le patologie legate alla loro invalidità.

Diagnosi precoce tumori

L’esenzione del pagamento del ticket è stata prevista per la diagnosi precoce di alcune patologie tumorali più diffuse.

Nello specifico, si tratta del:

  • tumore al collo dell’utero;
  • tumore al seno;
  • tumore al colon-retto.

Tutti gli esami diagnostici svolti per prevenire una di queste malattie sono a carico dello Stato e quindi, totalmente gratuite per i cittadini.

Più precisamente, possono essere eseguiti in esenzione dal ticket:

  • la mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età compresa tra 45 e 69 anni; qualora l’esame mammografico lo richieda, sono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello;
  • l’esame citologico cervico-vaginale (Pap Test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra 25 e 65 anni;
  • la colonscopiaogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a 45 anni.

Gravidanza

Le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza possono eseguire gratuitamente alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro, erogate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, tra cui i consultori familiari.

In particolare, possono essere erogate gratuitamente:

  • le visite periodiche ostetrico-ginecologiche;
  • i corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale);
  • l’assistenza al puerperio.

A tal fine, il medico dovrà riportare sulla ricetta il codice M + nn settimana di gravidanza.

Hiv

Nelle strutture pubbliche, è possibile sottoporsi in forma anonima [5] e gratuitamente al test anti Hiv [6].

Sono, infatti, escluse dalla partecipazione al costo le prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione dell’infezione da Hiv limitatamente all’accertamento dello stato di infezione, in favore dei soggetti appartenenti a categorie a rischio, con comportamenti a rischio o incidentalmente esposti a rischio di infezione.

Il codice di esenzione, da annotare sulla ricetta, per queste prestazioni è B01

 

laleggepertutti

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