L’operaio forestale Matteo Brandi, 67 anni, è tragicamente deceduto a causa di lesioni alla colonna vertebrale riportate durante i soccorsi all’incendio che ha devastato Monte Cuccio, a Palermo, il 24 luglio. Nonostante il suo impegno nell’estinguere le fiamme, non è riuscito a riprendersi e si è spento nella notte di domenica all’ospedale Buccheri La Ferla, dove era stato ricoverato.
Brandi, originario di Monreale, residente ad Altofonte, faceva parte del servizio antincendio regionale come lavoratore stagionale e operava a Palermo. Durante l’incendio a Monte Cuccio, una circostanza drammatica lo ha portato a subire un urto che lo ha fatto cadere violentemente su un masso, causando lesioni gravi alla schiena e alle spalle. I colleghi hanno prontamente riconosciuto la gravità della situazione quando ha perso l’uso delle gambe e la capacità di parlare. Dopo essere stato portato all’ospedale Buccheri La Ferla, è stato sottoposto a un intervento d’urgenza. Sebbene ci fossero segni di progresso nei giorni successivi, il suo stato si è aggravato improvvisamente, portando alla sua scomparsa.
Matteo Brandi è la quarta vittima legata agli incendi, insieme a Salvatore Cometa, Teresa Monastero e Rita Pillitteri. Due operai feriti, Ciro Cavataio e Rosario Tiversia, sono ancora in cura per gravi ustioni.
Numerosi messaggi di cordoglio sono giunti per Brandi, tra cui quelli del presidente della Regione Renato Schifani e del capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. La comunità esprime solidarietà e rispetto per il suo contributo, mentre i sindacati sollevano questioni di sicurezza nel settore antincendio, sottolineando la necessità di riforme che coinvolgano giovani lavoratori e migliorino le condizioni operative degli operatori forestali.
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