Gli incendi che stanno devastando la Sicilia sottolineano l’importanza e la necessità di un lavoro preventivo da parte dei lavoratori forestali per contrastare le fiamme. Tuttavia, sia i vigili del fuoco che gli operatori forestali si trovano ad affrontare sfide significative a causa delle difficoltà di organico e della carenza di mezzi adeguati.
I oltre 15.000 operai forestali impegnati in attività rurali nelle aree demaniali forestali della Sicilia svolgono compiti essenziali come la manutenzione del bosco, la piantumazione e la costruzione di viali parafuoco. Antonio David, operaio forestale di Palermo, sottolinea la problematica degli avviamenti dei braccianti agricoli, spesso non correttamente pianificati durante la fase di prevenzione, a causa di una mal organizzazione della Regione legata a stanziamenti di fondi e discussioni che si perdono nel limbo regionale.
Una campagna di prevenzione efficace già nei mesi di Marzo e Aprile è fondamentale per proteggere l’ambiente e il territorio, ma l’incapacità politica porta spesso a stanziamenti di fondi inadeguati. Le figure dell’antincendio boschivo, come le squadre di pronto intervento (Aspi), l’addetto guida autobotti e mezzi speciali (Agams) e l’addetto alla torretta di avvistamento incendi (Atai), svolgono ruoli cruciali nella lotta agli incendi.
Nonostante il numero considerevole di operai forestali coinvolti, l’età media di questi lavoratori supera i 60 anni e molti mezzi utilizzati sono obsoleti con oltre 30 anni di servizio. Questi fattori influenzano negativamente l’efficienza e l’operatività durante gli incendi, e la mancanza di nuove assunzioni contribuisce all’invecchiamento del personale.
Anche i vigili del fuoco, anch’essi fondamentali nella lotta agli incendi, affrontano problemi di organico, mancando circa 300 persone per completare l’organico necessario. La campagna antincendio boschivo richiede spostamenti di personale dalle squadre ordinarie, creando una carenza di risorse per altre emergenze.
La Sicilia ha subito gravi danni l’estate scorsa, con 55.000 ettari di terreni bruciati, di cui 8.000 erano boschi, causando danni stimati in 22 milioni di euro. Con il personale forestale e dei vigili del fuoco in diminuzione, sorgono preoccupazioni riguardo alla capacità di affrontare futuri incendi e proteggere il prezioso ambiente boschivo dell’isola.
Comments
0 comments