In Sicilia, i primi allarmi sono scattati per la piaga degli incendi nei boschi, che vengono spesso provocati dalla mano criminale di individui irresponsabili. La Regione, tuttavia, brilla per l’assenza di piani di prevenzione, e non ha ancora approvato il piano antincendio per l’estate prossima, nonostante il bilancio dello scorso anno sia stato preoccupante, con 56 mila ettari di terreno bruciato e costi milionari per gli interventi. Inoltre, ci sono carenze nell’organico del corpo forestale e i lavori di pulizia per i viali parafuoco procedono a rilento. Anche la consegna dei nuovi mezzi per la campagna antincendio è stata ritardata.
Nonostante ciò, si prevede di unificare le sale operative regionali e della protezione civile per rendere gli interventi più tempestivi ed efficienti. Saranno inoltre utilizzati sistemi di telecamere per individuare subito eventuali incendi e dare un nome e un volto ai piromani. Tuttavia, è fondamentale che la mano della legge si abbatta con maggior forza sui responsabili, considerando il danno causato alla collettività. Infine, si lancia un appello alla prudenza e all’attenzione per prevenire gli incendi, in quanto la siccità e l’abbassamento del livello degli invasi rendono più difficoltoso il lavoro dei Canadair, specialmente nella Sicilia centrale.
Comments
0 comments