Stipendio, pensione, diaria e altre indennità: quanto guadagnano i militari italiani in missione all’estero?
La carriera militare in Italia è diversificata, in base al periodo di permanenza all’interno dell’esercito e le motivazioni che spingono qualcuno a diventare soldato.
I militari in Italia infatti sono di diverso tipo, dagli atleti professionisti a chi decide per la leva temporanea, differenza che si traduce in una relativa variazione di compenso.
Per quel che riguarda però i militari italiani di professione, il discorso si regolarizza e, seppure con alcune striature, è possibile identificare quanto guadagna un soldato italiano in missione all’estero.
Quanto è lo stipendio dei militari italiani all’estero?
Lo stipendio dei soldati italiani è il più basso tra quelli in Europa, con un guadagno netto di base di 1.000 euro contro i 1.500 euro al mese del soldato britannico. Lo stipendio del primo Caporalmaggiore appena arruolato è infatti di 1.450 euro circa lordi al mese, che aumentano a:
- circa 1.600 euro lordi al mese per il Caporalmaggiore Capo Scelto;
- circa 1.800 euro lordi al mese per un Maresciallo;
- circa 2.000 euro lordi al mese per un Tenente;
- circa 2.200 euro lordi al mese per un Tenente Colonnello Maggiore;
- circa 4.000 euro lordi al mese per Capi di Stato Maggiori o Generali.
A questo stipendio base si aggiungono diverse indennità, che di norma solo il 30% del guadagno percepito. Per le missioni all’Estero le indennità aumentano con la diaria di 100 euro al giorno per missioni belliche, a differenza degli altri paesi europei in cui la diaria arriva a 180 euro al giorno.
Così un soldato semplice in missione all’estero può percepire fino a 2.000 euro in più sul proprio stipendio, arrivando anche a prendere circa 4.000 euro.
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