Sembra non esserci destino per l’ampliamento e il potenziamento del Corpo Forestale Siciliano. Le possibilità di un concorso per il personale in divisa decade assieme al governo nazionale che in ottica di un nuovo insediamento ancora in atto a firma Draghi, porta ad annullare una fattibilità che sembrava possibile.
Il Consiglio dei ministri ha bocciato oggi la legge approvata dall’Ars a fine novembre.Stop quindi all’estensione da 46 a 180 persone delle assunzioni, una norma che secondo il governo è “in contrasto con la normativa vigente in materia di copertura finanziaria delle leggi di spesa”. In altre parole non è chiaro da dove si debbano prendere i soldi. “L’ultimo colpo di coda di un governo nazionale che non ha mai amato la Sicilia – attacca l’assessore al Territorio Toto Cordaro – Le leggi sono assolutamente cristalline. Resisteremo. I concorsi partiranno intanto per i primi 46”.
La legge cade per intero: il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. La legge fu approvata alla fine di novembre in un lampo. L’Ars si era dilungata per tutto il giorno sulla mozione di sfiducia a Razza e prima della chiusura dei locali del Parlamento, in un quarto d’ora, votò ben tre leggi: due riguardavano debiti fuori bilancio e la terza appunto il corpo forestale. Adesso arriva lo stop. L’ultimo siglato dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
Comments
0 comments