I 400 forestali della Regione Toscana hanno indetto uno sciopero di otto ore e un presidio in piazza Duomo, davanti alla Regione, per richiedere il rinnovo del contratto integrativo regionale scaduto nel dicembre 2022. Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil della Toscana hanno proclamato lo sciopero dopo mesi di trattative e mancanza di accordo sulle risorse necessarie al rinnovo. Nonostante un incontro recente con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, non siano state raggiunte soluzioni soddisfacenti.
Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato che il presidente Giani li ha ricevuti con un preavviso di poche ore, dopo un anno di richieste di convocazione. Pur avendo aperto alla richiesta di costruire un’agenzia forestale regionale, non sono state fornite risposte positive riguardo alle risorse necessarie per il rinnovo del contratto nel breve termine. I sindacati sostengono che il contratto regionale non può essere trattato come una merce di scambio politico-economico tra la Regione, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e gli enti locali. Ritenendo che le risorse messe a disposizione dalla Regione per gli enti locali siano ampiamente sufficienti per coprire i fabbisogni contrattuali, Giani ha negato ulteriori impegni finanziari, nonostante la responsabilità della gestione della delega forestale rimanga della Regione.
Di fronte a queste premesse, gli scioperi e la manifestazione sono stati confermati per sollecitare il rinnovo del contratto e attirare l’attenzione sulle richieste dei lavoratori forestali toscani. Gli sindacati sottolineano che il contratto è un diritto sacrosanto dei lavoratori e che spetta all’Anci concluderlo. La situazione rimane senza soluzione e il disaccordo persiste tra le parti coinvolte.
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