– La Regione Sicilia è terra di primati che, se il mondo si capovolgesse, la porrebbero come esempio virtuoso. Invece no, il mondo non guarda al contrario e resta attonito di fronte ad una spesa annua per il personale che, compresi gli oneri sociali, tocca il record di un miliardo, poco meno della metà di quello che impiegano complessivamente le 15 regioni a statuto ordinario per pagare il proprio personale.I dipendenti ufficiali della Regione Sicilia, secondo l’ultima statistica comparabile elaborata per il 2015 dalla Corte dei conti, sono 17.057.
I l numero dei dipendenti è cinque volte quello della Regione Lombardia, che ha però il doppio degli abitanti rispetto alla Sicilia.
Dei circa 17mila dipendenti, 4.857 sono ex precari, che negli ultimi anni sono stati assunti – senza concorso – con contratto a tempo indeterminato.
Ci sono poi 717 impiegati presso altre strutture, ma pagati dalla Regione, 2.293 dipendenti con contratto a termine e 7.291 dipendenti delle società partecipate della Regione Siciliana. In totale un esercito di circa 28.796 dipendenti, senza contare 24.880 tra forestali e lavoratori socialmente utili. «In questi anni non è stato possibile far approvare nelle varie leggi di stabilità regionali la cornice per la politica industriale – spiega sconsolato Alessandro Albanese, vice presidente vicario di Sicindustria – né la riforma per la semplificazione e l’ammodernamento burocratico amministrativo. L’emergenza numero uno non è stata negli anni quella di restituire potere d’acquisto alle famiglie, aumentando l’offerta di lavoro reale e non assistito, ma far viaggiare a mille una elefantiaca macchina amministrativa che è la madre di tutte le intermediazioni parassitarie».
Secondo gli ultimi dati della Regione, il personale sarebbe sceso a 14.838 persone,con un costo di 866 milioni. La media complessiva di assenze (meno la formazione) di tutto il personale è di 21,59 giorni più una media di 31,74 giorni di ferie: 53,33 giorni in tutto. Se (sembra) calare il personale, le consulenze si sprecano: dal 2013 a oggi 304 nomine, con una media di 5 al mese.
Il plotone dei dirigenti
I dirigenti (a tempo indeterminato e determinato più i direttori generali) nelle 15 regioni italiane a statuto ordinario nel 2015 erano complessivamente 1.919. Sapete quanti erano nella sola Sicilia? 1.692.
Dalla relazione sul rendiconto dell’esercizio 2016 della Corte dei conti: «Gli impegni assunti dalla Regione per i redditi di lavoro dipendente (retribuzioni, oneri sociali e pensioni) registrano, nel 2016, una riduzione complessiva di 163 milioni di euro (10,8 % su base annua), mentre nell’anno precedente la flessione era stata di poco superiore al 2%, attestandosi a 1.348 milioni. In particolare, nel 2016 la spesa per retribuzioni (stipendi e salario accessorio) si contrae di 66,7 milioni, oltre il 9% su base annua (9,5%); di un’analoga percentuale si riduce quella per gli oneri sociali (9,1%, corrispondente a un risparmio di 18,7 milioni).
La spesa pensionistica registra, invece, una flessione apparente e condiziona anche l’attendibilità del surriferito dato complessivo».
ilsole24ore
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