Oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha incontrato i presidenti di alcune importanti associazioni imprenditoriali, tra cui l’Ance, Confindustria, Confedilizia, Confapi e l’alleanza delle Cooperative Italiane, per cercare una soluzione che soddisfi sia le esigenze delle imprese edili, molte delle quali a rischio fallimento a causa del blocco dei crediti, che delle famiglie, dopo lo stop al Superbonus 110%. Si sta discutendo l’ipotesi di utilizzare le cartolarizzazioni, uno strumento finanziario che ha già dimostrato di essere efficace nel gestire crediti deteriorati dopo la crisi del 2008. I bonus maturati con le ristrutturazioni edilizie fatte con il Superbonus verrebbero quindi racchiusi in un prodotto finanziario e collocati sul mercato attraverso una società veicolo costituita ad hoc.
La proposta delle cartolarizzazioni è stata avanzata per la prima volta dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, che l’ha definita “una strada percorribile” in una situazione che “è andata degenerando”. Il terzo polo ha avanzato invece due proposte, una per spostare la data entro la quale avere Cilas e delibera di condominio per poter accedere alla cessione del credito e l’altra per liberare capienza fiscale per le banche, consentendo loro di compensare i crediti attualmente in pancia con gli F24 della clientela.
Forza Italia ha deciso di mantenere una tregua sulla questione per non mettere in fibrillazione il governo. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il decreto sul superbonus era “indispensabile” per evitare che “saltassero i conti pubblici”, ma ora in Parlamento si può lavorare “per far sì che il testo sia migliorato”. Tajani ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni che agevolino famiglie e imprese e ha affermato che si lavorerà con i parlamentari alla Camera e al Senato per migliorare il testo.
Superbonus 110%. Possibili soluzioni del governo

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