Una donna è deceduta a Palermo a causa dell’ambulanza bloccata dagli incendi sulle colline della città. Il Comune di Palermo ha registrato 114 interventi ospedalieri dalle ore 00:00 alle 07:00 a causa degli incendi, seguiti da altri 73 interventi dalle 07:00 in poi. Fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi, ma molti soccorsi per inalazione da fumo.
In Sicilia, sono ancora attivi 55 incendi, e un forestale è gravemente ustionato e ricoverato in terapia intensiva. Il vento di scirocco rende difficile l’intervento di canadair ed elicotteri, mentre i mezzi di terra sono in azione.
Le zone attorno a Palermo sono le più colpite, con abitanti evacuati a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e altre zone. La situazione è critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna.
Le alte temperature hanno causato problemi anche all’attività del Policlinico di Palermo, con la chiusura temporanea di alcune unità operative a causa del malfunzionamento degli impianti di condizionamento.
Gli incendi hanno costretto all’evacuazione di circa 1.000 persone ad Altofonte e circa 500 a Palermo. Alcuni turisti sono stati messi in salvo a San Vito Lo Capo dal Soccorso alpino siciliano e dall’Aeronautica Militare. L’aeroporto di Palermo è stato temporaneamente chiuso ma è stato riaperto, mentre la circolazione ferroviaria è sospesa tra Palermo Notarbartolo e Punta Raisi.
Nel Messinese, diversi fronti di fuoco sono ancora aperti, e le fiamme hanno minacciato abitazioni e infrastrutture.
A Regalbuto, nell’ennese, un vasto incendio minaccia l’abitato. Le fiamme sono arrivate vicino al centro storico e a un impianto sportivo, spinte dal forte vento.Le squadre stanno impegnandosi a bonificare le zone devastate dagli incendi, ma la situazione resta critica e il pericolo persiste. Non sono ancora stati quantificati i danni e la superficie percorsa dal fronte di fuoco.
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