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Voci di depennamenti ai danni dei Forestali siciliani. Effetto domino dopo le sentenze Ragusa-Bruxelles ?

– E’ una situazione incresciosa quella che si è venuta a creare a Ragusa e non solo, dopo la sentenza vinta dai lavoratori forestali relativa al riconoscimento di risarcimento del danno di 10 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto(circa 20 mila euro), da parte della Regione per l’abusiva e reiterata precarizzazione del rapporto di lavoro.

L’Associazione Articolo 1 Ragusa e studio legale ha ottenuto una sentenza favorevole in seguito alla pubblicazione da parte del tribunale di relativo riconoscimento del risarcimento, e questo, come sottolinea il presidente  dell’Associazione Articolo 1 Tommaso Fonte , è un dato incontrovertibile di incontestabile.  Da qui ,si è messo in atto un vortice pericoloso con voci attendibili che circolano sulle piazze e sui social e cioè  che, i lavoratori sarebbero stati intimiditi, ricattati se, avrebbero deciso  di intraprendere tale via legale dopo tale sentenza vinta. Voci che, sembrano siano partite dagli stessi sindacati che non accettano tale giudizio in quanto si potrebbe ripercuotere sui lavoratori stessi ed essere depennati dalle graduatorie medesime, quindi…… licenziati.

Un fatto da denuncia,  come continua a ribadire il presidente dell’associazione di Articolo 1, – presso la Procura della Repubblica se il tutto risultasse veritiero in quanto si basa su questione priva di fondamento e finalizzata esclusivamente come atto di ritorsione nei confronti dei lavoratori che liberamente opterebbero per un risarcimento del danno dopo anni e decenni di precarietà e che sostanzialmente  verrebbe impedito da questi atteggiamenti di terrorismo per destabilizzare i lavoratori forestali stessi. –  Stesso discorso per quanto riguarda la sentenza dello studio Fasano che ha ottenuto risultati favorevoli con i Forestali suoi assistiti,presso il Parlamento Europeo di Bruxelles. Le sentenze sono un atto a cui la Regione ora deve mettere in atto l’intendimento di pagare i danni ai lavoratori ricorrenti e a coloro che saliranno sul carro o, proseguire su una stabilizzazione che doveva già essere una certezza dopo 30 anni, pur sapendo le difficoltà che possono nascere a carattere economico.

L’Europa ha tirato le orecchie per tanti anni alla Regione Sicilia su tali tipi di contratti rinnovati annualmente in modo anomalo e non costituzionale, dunque  ora è arrivato il tempo di pagare dazio e mettere tutto sulla retta via. Chi conosce il mondo sindacale, sa bene che tutto questo porta degli scompigli al loro modo di vivere e lavorare, non potendo usufruire più dei benefici economici sui lavoratori ma, visto che loro ad oggi non sono stati capaci di mettere in atto ciò che i lavoratori hanno chiesto per anni, questi ora saranno costretti ad agire autonomamente  per vie legali.

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Written by forestalinews

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